Spagna: sugli sfratti ingiusti e illegali interviene la giustizia europea

spagna15 apr – (euronews) Perdere la propria casa e continuare a pagare il mutuo alla banca. È l’esperienza crudele che in Spagna migliaia di persone stanno vivendo. Ed è quello che è accaduto al protagonista della storia che racconteremo nel nostro news+. Ma quest’uomo non si è rassegnato. Ha denunciato la banca e il suo caso è arrivato davanti alla giustizia europea. Subito il nostro reportage e poi l’intervista a un giudice.

La storia di Mohamed Aziz è simile a quella di migliaia di altre persone in Spagna. Saldatore, nel 2009 ha perso il suo lavoro e poco dopo anche l’appartamento che nel 2003 aveva comprato a Martorell, vicino a Barcellona, grazie a un mutuo ipotecario da 126mila euro.

Nel 2011 la cassa di risparmio a cui Mohamed Aziz doveva ancora 115 mila euro, avvia una procedura di pignoramento perché l’uomo non ha pagato le ultime quattro rate da 700 euro l’una. Da allora Mohamed vive con sua moglie e i loro tre figli in una casa popolare per la quale paga un affitto di 270 euro mensili: “Quando accadde tutto questo — racconta Aziz — parlai con il padre di Dionisio, che riposi in pace, visto che nel frattempo è morto, e lui parlò con Dionisio il quale si mise in contatto con me e ha iniziato a cercare una strada che ci ha condotti fino a qui”.

Perché Mohamed non si è rassegnato e il suo caso ha fatto giurisprudenza. La Corte europea di Giustizia ha infatti stabilito che la legge spagnola sui pignoramenti è illegale e ha dato ai giudici la possibilità di sospenderla in modo preventivo. È Dionisio Moreno, un modesto avvocato sempre pronto a difendere i più poveri, ad aiutare Mohamed in una lotta che sembra ad armi impari. Come Davide contro Golia: “Mohamed arrivò da me accompagnato da un amico, anche lui marocchino, che chiameremo Javi, e mi spiegò che aveva un problema, che doveva alcune rate alla banca. Provammo a negoziare ma la banca non ci venne incontro e ci trascinò in giudizio
per pignoramento ipotecario”.

L’avvocato Moreno decide a sua volta di citare in giudizio la banca davanti al tribunale Commerciale per clausole abusive presenti nel contratto del cliente: “Quando ci presentammo davanti ai giudici, il rappresentante della banca mi chiese: ah, siete venuti?
Io gli rispondo: sì. Ma già abbiamo pignorato la casa al tuo cliente…
E io: sì, ma guarda, il suo avvocato ha la testa dura e continuerà a venire qui. Ma chi ti paga l’onorario? E io gli dico: questo è un incarico che mi ha dato mio padre, riposi in pace, per cui andrò avanti”.

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