Scontri buddisti-musulmani in Myanmar, legge marziale in 4 città

mayam22 mar – (euronews) Basta un litigio in Myanmar per scatenare tre giorni di violenze inter-religiose tra buddisti e musulmani. Almeno 20 persone sono morte a Meiktila, nel centro della Paese, costringendo le autorità a decretare lo stato di emergenza e ad imporre la legge marziale in quattro città.

La lite tra una coppia di buddisti e i proprietari musulmani di un negozio ha scatenato una guerriglia urbana che sta divampando in tutto il Myanmar.
“Sono saltato fuori dalla mia macchina – ricorda un birmano musulmano – e un gruppo di persone mi ha attaccato colpendomi con spade e coltelli”.

“Tutto quello che è accaduto non è necessario – sostiene un monaco buddista – Penso che se la polizia avvesse arrestato la proprietaria del negozio, la situazione non sarebbe degenerata. E poi, quando è stato ucciso un monaco, la rabbia dei monaci e delle altre persone è esplosa”.

La paura è che si ripetano le violenze settarie che lo scorso anno provocarono 163 morti. Circa 6mila credenti musulmani si sono rifugiati in uno stadio. Almeno cinque moschee sono state date alle fiamme da una folla inferocita che impedisce ai pompieri di spegnere gli incendi.

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