Tunisia, cofondatore Ennahda: salafiti vogliono l’islam del medioevo

Abdelfattah-Mourou

5 MAR – “Vedo molto male la gente che sta alla nostra destra. Gente che non comprende né l’Islam né la situazione del Paese, che segue un Islam del X e del XII” secolo, cercando di far sì che “venga applicato anche oggi”. E’ quanto ha sottolineato Abdelfattah Mourou, co-fondatore e vice-presidente di Ennahdha, soffermandosi sul ruolo dei salafiti tunisini nel corso del convegno ‘Religione e democrazia nel mondo arabo e in Europa’, organizzato dalla Comunità di S.Egidio.

I salafiti “non prendono in considerazione i cambiamenti avvenuti nella società musulmana”, ha spiegato Mourou, raccontando di essere stato “attaccato e ferito due volte” da gruppi salafiti e rimarcando come oggi in Tunisia ci sia “un grande problema” con queste frange.

Ennahdha invece “presenta dei programmi sociali, economici, politici che possono essere applicati nel secolo che viviamo.

Per noi l’Islam è un principio applicabile oggi, che ci dà la possibilità di essere liberi e democratici”, ha evidenziato ancora il giurista e politologo.

Il quale, sull’approccio dell’Occidente al nuovo corso tunisino, ha avvertito: “non deve porsi come un protettore, deve comprendere che e’ il popolo stesso a scegliere la sua sorte ed è con il popolo che deve confrontarsi. E’ necessario che accetti i movimenti islamisti. Del resto, il nostro dittatore è stato appoggiato per anni dai Paesi occidentali”. (ANSAmed).

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