3 mar. – “Sembrera’ strano, ma trovo che il risultato sia piuttosto entusiasmante“: con queste parole Jim O’Neill, presidente di Goldman Sachs asset management, commenta in un report l’esito del voto in Italia.
‘Fare riforme non significa austerita” e’ il titolo del report cui l’analista affida le sue osservazioni a pochi giorni dalle elezioni politiche. “Mi sembra – scrive – che a un Paese il cui prodotto interno lordo e’ rimasto sostanzialmente invariato dal 1999 occorra un grande cambiamento”.
“Forse il risultato elettorale, con i consensi raccolti dal Movimento cinque stelle, puo’ segnare l’inizio di qualcosa di nuovo?“, si chiede. Il presidente di Goldman Sachs asset management ritiene, in secondo luogo, che il responso delle urne sia “qualcosa di simile a un incubo” per “l’elite consolidata dell’Italia e per gli altri centri di potere europei, in particolare Berlino e Francoforte” perche’ “mette in dubbio molti aspetti dello ‘status quo'” a cominciare dal fatto che “la riduzione del debito fine a se stessa” sia un obiettivo verso cui la politica debba rivolgersi. A differenza di quanto accade in altri Paesi difficili dell’Eurozona, si legge ancora nel report, “il vero problema dell’Italia e’ l’assenza di crescita economica”.
“Credo – prosegue Jim O’Neill – che l’inasprimento della politica fiscale, con il vago obiettivo di ridurre il debito non sia una strategia intelligente. L’Italia ha bisogno di riformare il mercato del lavoro e di accrescere la produttivita’ su scala nazionale”. In Italia – e’ la conclusione – “il termine riforma non equivale ad austerita’ e gli elettori lo hanno dimostrato”. agi