Kerry al congresso Usa: “Impediremo che l’Iran abbia l’atomica”

kerry24 gen. – Il dopo-Clinton comincia all’insegna di Hillary. Nell’audizione al Comitato per le relazioni estere del Senato per la sua conferma nel ruolo di segretario di Stato americano, John Kerry, ha assicurato che continuera’ sulla strada tracciata dal suo predecessore. Il segretario di Stato americano in pectore ha tracciato la sua linea politica, da cui e’ emersa la priorita’ assegnata alla questione iraniana.

Il senatore democratico del Massachusetts ha promesso il suo “impegno totale” per l’applicazione delle sanzioni americane contro Teheran per impedire che la Repubblica islamica arrivi alla bomba atomica. La proliferazione nucleare sara’ una delle questioni che impegneranno Kerry sin dai primi minuti di lavoro: nelle ultime ore sembra aggravarsi la crisi con la Corea del Nord, che ha lanciato l’ennesima sfida al “nemico americano”.
Kerry ha sottolineato che la sua speranza e’ comunque di ottenere progressi con Teheran sul piano diplomatico. “Nei nostri sforzi per assicurare un comportamento responsabile da parte iraniana il tempo stringe: la nostra politica non e’ il contenimento, ma la prevenzione”, ha avvertito il successore designato di Hillary Clinton, rassicurando sui timori repubblicani di un approccio morbido nei confronti della repubblica islamica. Per Kerry la “priorita’” nella disputa sul controverso programma nucleare iraniano “e’ la soluzione diplomatica”, ma c’e’ la “determinazione a ridurre la minaccia nucleare”.

Ringraziando il presidente Usa, Barack Obama, per avergli dato fiducia. “Il nostro compito – ha detto Kerry – e’ dare voce a chi e’ senza voce nel mondo. E la nostra politica non e’ determinata solo dall’uso dei droni o dal dispiegamento dei soldati sul terreno”. Gli Stati Uniti, ha aggiunto, devono continuare ad essere una “Nazione indispensabile” per il mondo.
Ora piu’ che mai la politica estera e’ politica economica. Non possiamo chiedere ai leader degli altri Paesi di risolvere i loro problemi economici se noi non risolviamo i nostri”, ha detto in un altro passaggio del suo discorso.

L’audizione ha vissuto momenti di tensione, quando una giovane donna tra il pubblico ha cominciato a urlare, protestando per la situazione in Medio Oriente e dicendosi “stanca delle tante uccisioni” in quella zona del mondo. La ragazza e’ stata subito trascinata via dall’aula dal personale di Capitol Hill. Riprendendo la parola, Kerry ha assicurato il “rispetto per chi esprime preoccupazione per quel che succede in quella regione”. Ma a tal proposito, ha ammonito: la porta per la soluzione dei due Stati potrebbe richiudersi in mancanza di una ripresa dei negoziati diretti israelo-palestinesi e questo sarebbe un “disastro”. Il fronte nucleare si preannuncia pero’ il tema piu’ caldo.

All’indomani delle nuove sanzioni Onu, Pyongyang continua a sfidare la comunita’ internazionale: la Corea del Nord ha annunciato che continuera’ con il lancio di satelliti e missili a lungo raggio e che prepara un nuovo test nucleare, tutte azioni dirette contro quello che definisce il suo “nemico giurato”, gli Stati Uniti.

Sanzioni Onu, Corea del Nord minaccia di attaccare Corea del Sud

L’annuncio e’ “inutilmente provocatorio”, ha commentato il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney, mentre il segretario alla Difesa uscente Leon Panetta ha espresso preoccupazione, assicurando pero’ che gli Usa sono “preparati ad affrontare qualsiasi tipo di provocazione”. Hillary Clinton ha esortato il Senato ad approvare rapidamente la nomina di Kerry. “John e’ la scelta giusta per portare avanti la politica estera dell’amministrazione Obama ed esorto a confermarlo rapidamente”, ha dichiarato. (AGI) .

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