“Confessioni di un sicario dell’economia” John Perkins

Ci sono due modi per rendere schiava una nazione:
uno è con le spade, l’altro è con il debito

2 genn 2013 – John Perkins (Per oltre 20 anni economista in una delle principali società di consulenza ingegneristica, la Chas.T.Main, di Boston. Successivamente imprenditore nel settore della produzione di energia elettrica e scrittore) rivela: “Sono stato arruolato dal governo degli Stati Uniti allo scopo di risucchiare le ricchezze di paesi poveri attraverso manipolazioni economiche, tradimenti, frodi, attentati e guerre”.

John Perkins è l’autore di “Confessioni di un sicario dell’economia”
« I sicari dell’economia sono professionisti ben retribuiti che sottraggono migliaia di miliardi di dollari a diversi paesi in tutto il mondo. Riversano il denaro della Banca Mondiale, dell’Agenzia Statunitense per lo Sviluppo Internazionale (USAID) e di altre organizzazioni “umanitarie” nelle casse di grandi multinazionali e nelle tasche di un pugno di ricche famiglie che detengono il controllo delle risorse naturali del pianeta. I loro metodi comprendono il falso in bilancio, elezioni truccate, tangenti, estorsioni, sesso e omicidio. Il loro è un gioco vecchio quanto il potere, ma che in quest’epoca di globalizzazione ha assunto nuove e terrificanti dimensioni.»

Le strutture petrolifere della Halliburton e della Bechtel; l’indebitamento e la schiavizzazione dei paesi poveri; la guerra in Iraq; il caso del generale Omar Torrijos, comandante della Guardia Nazionale di Panamá morto in un incidente aereo nel ’78; la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale nell’indebitamento dei paesi…

L’autobiografia di Perkins è raccontata con la vivacità di un romanzo e consente di rileggere la storia della politica estera americana dalla seconda guerra mondiale agli anni novanta attraverso un punto di vista molto particolare, di un uomo “dall’interno”. La presa di coscienza delle conseguenze catastrofiche del proprio operato lo porterà dapprima ad uscire dalla società (pur essendone divenuto, nel frattempo, socio), per fondare un’impresa attiva nella produzione di energia elettrica da fonti alternative, per poi ritornare in quel mondo attraverso rapporti di “collaborazione” e “consulenza” per lo più offerti, come afferma lo stesso autore, per disincentivare eventuali ripensamenti, confessioni o denunce.

L’11 settembre, però, incide pesantemente sulla vita di Perkins, convincendolo dell’ineluttabilità del proprio “pentimento”, che troverà manifestazione nella pubblicazione di questo coraggioso libro “Confessioni di un sicario dell’economia”

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