Vendola: i poteri forti vogliono scatenare le forze dell’inferno contro il centrosinistra

22 dic – ”Non mi cambia granche’ se si candidera’ direttamente oppure solo col suo nome o se fara’ un endorsement a favore dei partiti di centro, in ogni caso Monti mette in fila una serie di pessimi risultati”. Cosi’ il leader di Sel, Nichi Vendola, che, in un’intervista al quotidiano ”La Stampa”, definisce l’eventuale candidatura di Mario Monti ”un capolavoro di slealta”.

Sleale, spiega, ”intanto verso il Capo dello Stato, al quale riserva il suo primo schiaffo falsificando tutta l’operazione costruita con grande generosita’ e dispendio di energie da Giorgio Napolitano. Un’operazione legata all’idea che potesse esserci un governo super partes la cui natura ‘tecnica’ gli consentiva di essere sostenuto da una maggioranza innaturale Pd-Pdl”.

E poi c’e’ il secondo schiaffo, ”in faccia al Paese, al quale Monti ha raccontato per un anno che non sarebbe sceso nell’agone politico. Ha mancato alla parola data con un forte atto di slealta”’.

Oggi, prosegue Vendola, il mondo dei poteri forti punta su Monti ”perche’ non ama il profilo di buon socialdemocratico di Bersani e tenta di scatenare le forze dell’inferno contro la probabile vittoria del centrosinistra”. Secondo il leader di Sel ”c’e’ un clima torbido nel Paese. Il cui obiettivo e’ nascondere la drammatica realta’ sociale che ci dice che l’Italia sta precipitando sempre piu’ in basso”.

”E Monti che fa? – conclude -. Si dichiara berlusconianamente ottimista, intravede un 2013 roseo a apre la sua campagna elettorale con Sergio Marchionne di fronte a operai plaudenti che ricordano la Corea del Nord. E senza nemmeno rispettare il dovere morale dal quale nessun uomo pubblico puo’ esentarsi di ricordare all’amministratore della Fiat che le sentenze dei tribunali vanno rispettate”. asca

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