“Benvenuto compagno Fini, mo’ te ne poi pure annà”

(foto Ansa) Gianfranco Fini durante un incontro con gli studenti.

29 nov. – La facolta’ di Lettere e Filosofia di Tor Vergata e’ animata, nonostante, alle nove del mattino, le lezioni in corso siano poche. All’ingresso dell’auditorium Ennio Morricone, uno striscione lascia immaginare contestazioni dure all’indirizzo di Gianfranco Fini, atteso per una lezione sulla partecipazione politica in democrazia: “Benvenuto compagno Fini, mo’ te ne poi pure anna‘”, recita lo striscione, citazione della scena del film ‘Il Marchese del grillo’ in cui Alberto Sordi ‘congeda’ l’ebanista Aronne Piperno.

I lavori vanno avanti spediti e senza problemi, con i ragazzi che seguono mostrando interesse.
Almeno fino al momento delle domande. Fini ne raccoglie alcune prima di rispondere: una e’ sul fatto che, in tanti anni di politica, la terza carica dello Stato ha mostrato opinioni diverse su alcune questioni, come quella del riconoscimento dei diritti alle coppie omosessuali o la questione della cittadinanza ai figli degli immigrati.
“Nella vita serve umilta’, solo i paracarri stanno fermi, non cambiano mai idea. Rivedere le proprie posizioni aiuta a crescere”, risponde Fini. agi

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