Renzi all’attacco di Bersani “Un questuante, se ne vada”

 9 nov. – “Mi pare che Bersani in questui anni si sia posto piu’ come garante dei vari gruppi dirigenti del Pd che come rinnovatore”. Matteo Renzi spara a zero sul segretario del Pd. “Bersani e’ una persona seria e perbene – ha ribadito Renzi – una persona dotata di senso dell’umorismo e ci andrei volentieri a cena insieme”.

Ma “sogno un Paese in cui la classe dirigente faccia spazio ad altri – ha aggiunto – Credo che questo paese sara’ civile quando i candidati smetteranno di parlare male degli avversari e parleranno bene del paese”.

BERSANI, RENZI SBAGLIA

“Matteo Renzi dice che non sono un rinnovatore? Si sbaglia” ha risposto da parte sua Bersani. “Dovrebbe sapere che a Firenze c’e’ un segretario del Pd bravissimo che ha 28 anni e l’abbiamo fatto a 26 anni. Se si guarda attorno il rinnovamento c’e’ ed e’ stato profondo e ci mette in condizione di avere una nuova classe dirigente cui far fare uno scalino in piu’, in termini di partito e governo”, ha assicurato il segretario del Pd.

RENZI, SE PERDO NON MI SIEDO SU ‘SEGGIOLINA’

“In questi anni tutti quelli che hanno perso le primarie si sono seduti sulla seggiolina. Siccome c’e’ questo giochino, noi abbiamo detto che, se perdiamo, non ci piazziamo sulla seggiolina” ha replicato Renzi, “Non stiamo dicendo di cancellare la storia – spiega il sindaco di Firenze – ma se continuiamo con questo giochino facciamo il museo delle cere, non facciamo il futuro del paese. Io trovo persone anziane che questo lo capiscono benissimo”.

“Se vinciamo le primarie faremo solo 10 ministri: 5 uomini e 5 donne” ha aggiunto, “nel momento in cui fossi candidato premier – continua il sindaco di Firenze – una parte significativa della squadra sarebbe indicata prima”. E prenderebbe nella sua squadra un attuale ministro del governo Monti? “Al momento non lo escludo” ha risposto Renzi.

“Non ho niente contro Massimo D’Alema. Ho avuto il coraggio di dire qualcosa che nessuno ha avuto il coraggio di dire ad alta voce” ha aggiunto il sindaco di Firenze, “La rottamazione non e’ un fatto anagrafico. Dico solo che chi e’ stato 20-25 li’ non puo’ pensare di continuare a giocare la partita in prima persona”. agi

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