2 nov – Fiat fermi “l’avvio della procedura di messa in mobilitĂ del personale” di Pomigliano. Sul caso dei 19 operai che il Lingotto ha deciso di mettere in mobilitĂ in risposta alle decisioni del giudice del lavoro di reintegrare altrettanti lavoratori iscritti alla Fiom, interviene il governo.
A farlo, con una nota, è il ministro del Lavoro Elsa Fornero che “constata, con rammarico e preoccupazione, la novitĂ della fattispecie che fa evolvere le relazioni industriali nel senso dello scontro e dell’indurimento della contrapposizione; la mancanza di volontĂ di dialogo di entrambe le parti; l’assenza di una posizione comune da parte sindacale”.
Fornero assicura quindi che “si adopererĂ per quanto di sua competenza per fermare l’avvitamento in una spirale nella quale tutti, dai singoli all’intero Paese, sono perdenti. Pertanto, invita la Fiat a soprassedere all’avvio della procedura di messa in mobilitĂ del personale, in attesa della verifica di una possibilitĂ di dialogo che non riguardi soltanto il fatto specifico, ma l’insieme delle relazioni sindacali in azienda”.
Sul caso di Pomigliano si è esperesso oggi anche il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera: “Non entro nel merito ma non mi è piaciuta la mossa che ha fatto” Fiat, ha detto ai microfoni di Sky Tg24. Comunque, ha aggiunto Passera, una “libera azienda e se la vede al suo interno”. Passera ha tuttavia precisato: “Mi è piaciuta la notizia sulla decisione di non chiudere impianti in Italia”. Come governo, nel confronto con l’azienda, ha aggiunto, “faremo il possibile perchĂ© gli impianti siano attivi e produttivi, non fermi come ora”. Il tavolo di lavoro per potenziare l’export, ha concluso il ministro, “va proprio nella direzione di rendere piĂą competitivi gli impianti manifatturieri”. adnkronos
