28 luglio – Nella City londinese, mentre Draghi parlava, qualcuno diceva:”Talks are cheap”.
Insomma, le chiacchiere stanno a zero o, se preferite: le chiacchiere sono cose di scarso valore.
Ma voglio essere più inglese di un inglese, e aggiungo:” Talk is no action, saying is easier than doing. He says he’s going to pay his debt , but talk is cheap” = “Le chiacchiere non sono azione, parlare è più facile che fare. Egli dice che pagherà il suo debito, ma le chiacchiere non contano”.
Facile domandarsi perché Draghi abbia parlato cosi, molto più difficile è trovare una risposta plausibile.
Diciamo subito che i mercati hanno risposto con gli acquisti.
Acquisti contro chiacchiere.
È il massimo!
Un inglese direbbe:”Wait and see”.
Ci attende un venerdì di conferma oppure di ritorno all’identico.
Non possiamo permetterci di scherzare col fuoco, neanche se ci si chiama Draghi.
La psiche umana è spesso misteriosa.
I banchieri centrali dovrebbero essere prudenti ed equilibrati.
Come nella famosa canzone di Jannacci, Draghi avrà voluto “vedere l’effetto che fa”.
Aspettiamo.
Magari coprendoci le spalle…
guglielmo donnini