Imola: Terremerse deve restituire il milione di euro con gli interessi!

IMOLA 30 GIU – Sulla vicenda Terremerse, la Regione chiede la restituzione del finanziamento con gli interessi.

Fondi furono concessi perché l’amministrazione è «stata indotta in grave errore dal presidente pro-tempore della cooperativa». Chiesti anche 353 mila euro di interessi

Mentre si aspetta la decisione della Procura di Bologna su eventuali richieste di rinvii a giudizio, la Regione decide di agire e chiede la restituzione del finanziamento di un milione dato a Terremerse. Più altri 353 mila euro a titolo di interessi. Un’altra stangata per la cooperativa all’epoca dei fatti guidata da Giovanni Errani, fratello del presidente della Regione Vasco; entrambi sono indagati dalla Procura di Bologna proprio per quel finanziamento concesso da viale Aldo Moro nel 2006 per la costruzione di uno stabilimento a Imola e che si presume sia stato ottenuto irregolarmente. E per la Regione è stato Giovanni Errani, si legge nella determina del 12 giugno con cui chiede i soldi indietro, ad aver indotto l’amministrazione in «grave errore» con le sue dichiarazioni. 

ACQUISITA NUOVA DOCUMENTAZIONE – Nell’atto si legge che le indagini svolte dalla Guardia di finanza hanno messo in evidenza «un quadro non coerente rispetto alla tempistica di alcuni atti assunti dall’amministrazione regionale», tali da «far sorgere dubbi sull’effettività e veridicità delle comunicazioni e dei tempi di realizzazione dello stabilimento». Per questo la Regione ha deciso di «acquisire ulteriore documentazione» di cui prima non era in possesso. In particolare, grazie alle immagini fotografiche visionate, è apparso evidente che lo stato del cantiere non era «compatibile con la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà di ultimazione dei lavori resa al 31 maggio 2006 dal presidente pro-tempore della Cooperativa Terremerse», ovvero Giovanni Errani, «e tantomeno coerente con la dichiarazione di inizio lavori presentata al Comune di Imola per gli stessi lavori in data 30 maggio 2006».

LA RICHIESTA DELLA REGIONE – Il 30 marzo dunque la Regione ha chiesto alla società Cantina dei Colli Romagnoli, con cui nel frattempo si era fusa Terremerse, la restituzione di quel finanziamento concesso perché era «stata indotta in grave errore dalla dichiarazione resa dal presidente pro-tempore della cooperativa in ordine alla ultimazione dei lavori di realizzazione dello stabilimento enologico di via Bicocca di Imola». La nuova società ha provato ad opporsi obiettando che, si legge sempre nella determina, «sulla asserita non veridicità della dichiarazione resa dal presidente sono ancora in corso indagini investigative non cristallizzate da un vaglio da parte del giudice penale». Ma la Regione non ci sta: «L’azione amministrativa- controbatte- è comunque separata dall’azione penale».

I FONDI DA RESTITUIRE – Insomma, i soldi devono essere restituiti. Ed «entro 30 giorni dalla formale notifica della presente determinazione». Non solo: viale Aldo Moro decide anche per la sanzione amministrativa che consiste nell’interesse «calcolato al tasso legale, maggiorato di quattro punti». Che fanno altri 353 mila euro. (fonte: Dire)

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