Mosca, di nuovo vietata la marcia del Gay Pride: causa danni morali a bambini e ragazzi

18 mag – Il sindaco di Mosca ha vietato la marcia per il Gay Pride prevista per il prossimo 27 maggio. Lo ha annunciato il GayRussia group, spiegando in un comunicato che un funzionario incaricato della sicurezza ha detto agli organizzatori che la manifestazione ”provocherebbe una reazione negativa” nella societa’ e che l’opinione pubblica vedrebbe la marcia come ”una provocazione che causa danni morali a bambini e ragazzi”.

Gli organizzatori del Gay pride, guidati da Nikolai Alexeyev, avevano chiesto il permesso di sfilare in corteo lungo una strada del centro per riunirsi in piazza della Rivoluzione, nei pressi del Cremlino. Alexeyev ha scritto su Twitter che le autorita’ hanno vietato l’evento ”anche se eravamo pronti ad accettare qualunque locazione e a garantire che non ci sarebbero state oscenita”’, ma che gli attivisti sono pronti a sfidare il divieto. ”Preparatevi agli scontri il 27 maggio”, ha scritto ancora Alexeyev.

Si tratta del settimo rifiuto in sette anni. Fino ad oggi il vecchio sindaco, Yury Luzhkov, si era opposto a ogni autorizzazione definendo il gay pride addirittura ”satanico”. Le cose non sono andate meglio con il nuovo sindaco, Sergei Sobyanin.

Nel 2010 la Corte europea dei diritti umani aveva criticato le autorita’ di Mosca per la loro posizione antigay e aveva ordinato loro di pagare i danni per discriminazione ad Alexeyev. asca

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