Disoccupazione da record, al massimo dal 1999

2 apr- La disoccupazione ha raggiunto livelli record e penalizza soprattutto giovani e donne. Secondo l’Istat, nell’ultimo trimestre 2011 il tasso di disoccupazione è balzato al 9,6%, il dato più alto dal 1999, 12 anni prima. A febbraio del 2012, invece, è salito al 9,3%, il dato più alto dal 2004.

Giovani e donne sono i più penalizzati. E’ disoccupato quasi un giovane su tre. A febbraio, infatti, il tasso di disoccupazione dei 15-24enni è salito al 31,9% dal 31% di gennaio mentre, per quanto riguarda l’occupazione femminile, sono state 44mila le donne occupate in meno.

Che in Italia il lavoro sia al top tra le preoccupazioni degli italiani lo ha confermato anche un sondaggio della Ispo-Confesercenti, secondo il quale il 99 per cento della popolazione, praticamente tutti, è preoccupato dalle prospettive lavorative. L’osservatorio Confesercenti-Ispo sulla crisi fotografa un’Italia ancora in affanno, con poche certezze e molte paure. Anche perché la crisi continua a colpire duramente: ormai un quarto delle famiglie (il 25%) rivela di essere stata direttamente coinvolta dalla crisi, o per la perdita del posto di lavoro o per la messa in cassa integrazione di uno dei propri membri.

Anche in Europa il numero totale di disoccupati ha raggiunto livelli mai registrati prima, sia nell’area euro che nell’intera Unione europea a 27. Lo ha fatto sapere Eurostat che, nell’area euro, ha contato 17 milioni 134 mila disoccupati a febbraio, nell’Ue27 invece 24 milioni 550 mila: in entrambi i casi si tratta di nuovi record. Quanto al tasso di disoccupazione, il 10,8 per cento registrato sull’area euro rappresenta un massimo dal giugno del 1997, e quindi anche un massimo dal lancio effettivo della valuta unica. Per l’Ue a 27 il 10,2 per cento raggiunto dalla disoccupazione è invece un nuovo record assoluto: non si era mai registrato un valore così elevato nelle tabelle di Eurostat. tmnews

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