Auto: crolla mercato in Italia -26,7%, Fiat -35,6%, peggior dato da 32 anni

2 apr. – Affonda il mercato dell’auto a marzo: secondo i dati della Motorizzazione le immatricolazioni – pari a 138.137 – sono scese del 26,72% rispetto al marzo 2011. A febbraio il calo fu del 18,69% rispetto a febbraio 2011.
L’usato invece registra un calo dell’8,22% (i trasferimenti di prprieta’ sono stati 391.863). Nel mese di marzo, il volume globale delle vendite ha interessato per il 26,06% auto nuove e per il 73,94% auto usate. Le immatricolazioni del Gruppo Fiat a marzo sono scese del 35,6% in Italia a 35.942 unita’ contro le 55.807 dello stesso mese del 2010. La quota del Gruppo Fiat a marzo e’ scesa al 26,03% contro il 29,61% di un anno fa.
Nel peggior marzo degli ultimi 32 anni, Fiat Group Automobiles ha immatricolato in Italia quasi 36 mila vetture, ottenendo una quota del 26%. Era infatti dal 1980 che non si vendevano cosi’ poche auto nel mese (allora furono 122.400).

I risultati del mercato e di FGA sono stati condizionati dal lungo fermo nazionale dei bisarchisti, che ha ritardato molte consegne di vetture. Ancora una volta sono Fiat le vetture piu’ vendute nel mese: Panda e Punto, mentre tra le top ten si conferma anche la Lancia Ypsilon. Alfa Romeo Giulietta e’ stabilmente tra le vetture piu’ vendute del segmento C con il 14% di quota. Jeep continua a crescere: in marzo aumenta i volumi del 33,7% e la quota di 0,2 punti percentuali.

L’analisi delle vendite per canale mostra che “il peso delle famiglie scende nei primi 3 mesi al 64,6% del totale, perdendo 4 punti di quota rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con un volume di immatricolazioni che proietta un mercato ‘famiglie’ tale da riportarci indietro al 1965”. Lo afferma l’Unrae che ricorda come nel primo trimestre la flessione sia stata del 21%. “L’effetto della crisi congiunturale, l’aumento continuo del prezzo dei carburanti, la forte crescita delle assicurazioni RC Auto, l’assenza di credito alle imprese, unito alle mancate consegne per lo sciopero delle bisarche e’ stato un mix letale che ha inciso pesantemente sul mercato dell’auto”, ha commentato Jacques Bousquet, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere in Italia. “Cosi’ – ha aggiunto – il periodo piu’ importante dell’anno in termini di stagionalita’ favorevole (con un peso del 30% sul totale dell’anno) se ne e’ andato, lasciandoci con la conferma di una tendenza (non una previsione) da 1.370.000 vetture a fine 2012 e gia’ con 107.852 vendite in meno rispetto all’anno scorso.

Sara’ molto difficile riuscire a recuperare nei prossimi mesi senza interventi strutturali di sostegno all’auto”. “I consumatori – ha detto poi Bousquet – hanno davanti ostacoli insormontabili: le famiglie italiane dovranno superare l’impatto dell’addizionale IRPEF di fine marzo, l’aumento ICI / IMU a giugno, l’aumento dell’IVA a settembre. Inoltre, restano ancora non risolti i temi della fiscalita’ delle auto aziendali, della stretta creditizia su Concessionarie e Imprese, nonche’ l’inefficacia del superbollo nel generare risorse per lo Stato, tributo che anzi ha innescato una spirale perversa sulle auto a maggior gettito di IVA”. agi

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