Energia, 100 scienziati a Monti: serve piano a lungo termine

15 MAR – L’Italia ha bisogno di una strategia energetica a lungo termine, che potrebbe comprendere anche il nucleare. Lo afferma in una lettera firmata da oltre 100 scienziati e medici al presidente del Consiglio e ai ministri competenti l’associazione ‘Galileo 2001 per la liberta’ e la dignita’ della Scienza’.

Secondo l’associazione, presieduta da Angelo Maria Ricci, Professore emerito di fisica dell’Universita’ di Padova, e che vede come presidenti onorari Umberto Veronesi e Giorgio Salvini, e’ il momento di ‘riaccendere’ le preoccupazioni sulla situazione energetica del paese: ”Prima fra tutte, quella di non avere un adeguato e convincente piano nazionale di sviluppo energetico – si legge nel documento – che tenga conto della necessita’ di ragionare su tempi strategici affrancandosi da pregiudiziali che possano condannare precocemente progetti lungimiranti per perplessita’ politiche e tecniche attuali”.

L’associazione ricorda come sia negli altri paesi europei sia consentito programmare la politica energetica a livello istituzionale a lungo termine, e fa riferimento alla politica della Francia, che ”ha operato senza incidenti con il suo parco nucleare, cosi’ come stanno facendo anche il Regno Unito e altri Paesi europei”.

Secondo l’associazione il rischio nucleare nel nostro paese e’ sopravvalutato: ”La radioattivita’ non e’ come pensano molti qualcosa di innaturale e di diabolico, ma qualcosa che e’ in natura, che vi e’ sempre stato e che comunque ci permette di vivere sempre piu’ a lungo – afferma Umberto Tirelli, oncologo dell’Istituto Nazionale Tumori di Aviano e vicepresidente di Galileo 2001 – per quanto riguarda l’incidente nucleare di Fukushima, per il quale in realta’ non e’ morto nessuno, e’ interessante notare che dopo l’incidente la radioattivita’ a Tokyo era sei volte minore rispetto a Roma. Ovviamente, per la salute e’ molto piu’ dannoso l’inquinamento che proviene da petrolio e carbone rispetto a quello del nucleare ed e’ per questo che tutti i paesi avanzati del mondo, Usa, Cina, India e Russia, stanno oggi costruendo nuove centrali nucleari”. ansa

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