I network dell’immigrazione clandestina, sono un crimine contro l’umanità e alimentano le mafie

Immigrazione clandestina

Perché siamo contrari all’immigrazione clandestina. Siamo contrari per diversi motivi, prima di tutto per il fatto in sé che dal momento che è clandestina è illegale, ma soprattutto, perché dietro l’immigrazione clandestina, c’è una rete criminale ben organizzata che viola le leggi italiane europee e americane, che specula sulle aspettative della povera gente grazie alla quale si arricchisce e perpetra i suoi crimini.

A questa rete criminale appartengono addetti consolari, agenzie di viaggio, agenti doganali, agenzie di impiego, gente comune che si presta a contrarre matrimoni falsi, agenzie di spedizione, uffici che operano il trasferimento di contante, ‘phone centers’ e molto altro ancora.

Difendere quindi, i ‘diritti’ degli immigrati clandestini, cioè persone che hanno accettato l’aiuto delle organizzazioni criminali, pagandole consapevolmente, significa violare le leggi, vuol dire accettare che questa rete criminale continui a lucrare con questa pratica amorale e criminale.
Come amorale e criminale è stata la sentenza della Corte Costituzionale, dove secondo la sentenza, un immigrato clandestino può sposare un cittadino italiano, nonostante non abbia un regolare permesso di soggiorno. La sentenza decreta la parziale irregolarità dell’articolo 116 del Codice Civile e stabilisce che l’articolo 2 della Costituzione vale per gli individui in quanto esseri umani e non per il loro appartenere o meno ad una comunità politica. Vergognoso e indegno di un Paese civile!

Come da sempre, vado ripetendo, “fa più male l’ignoranza che la cattiveria”, ed è evidente che i “CORTEggiatori” costituzionali dei clandestini, non hanno un’idea della portata del fenomeno e che c’è dietro le rotte dell’immigrazione clandestina verso l’Europa.

Se solo avessero letto il rapporto del novembre 2010 redatto dall’agenzia europea Eurasylum avrebbero visto emergere un quadro piuttosto allarmante per l’Italia, l’Europa e gli Usa, dove il crimine organizzato gestisce un traffico impressionante di esseri umani provenienti dall’Asia, dall’Africa, dal Maghreb, dal Medio Oriente e dall’est Europa (prostituzione, lavoro minorile nel caso di bimbi rom) ed i suoi profitti illeciti annuali sono nell’ordine di 31 miliardi di euro. I settori dove maggiormente viene impiegata la mano d’opera illegale sono: costruzioni, ristorazione, agricoltura e ‘lavori domestici’;

No, non Vi avvilite, non succede sono da noi, accade anche negli Stati Uniti, anzi, qui il fenomeno e’ ancora più preoccupante che da noi e in Europa, in quanto, trova ancora più sostegno che da noi in ambiente politico.
Esiste sia qui che negli Usa, una vera e propria rete compatta e bene organizzata di network e lobbies costituita da associazioni di volontariato, Onlus, Ong, pseudo scuole che elargiscono visti studenteschi, consulenti del lavoro, sindacati, Caaf, e studi legali con fior fiori di avvocati che lucrano sul fenomeno dell’immigrazione criminale, fornendo assistenza legale per baipassare la legge ed ottenere tutti i benefit possibili e immaginabili, dalle case popolari, all’assistenza sanitaria, dai buoni pasto all’ottenimento della residenza permanente, che ahimè, trova sostegno nelle forze politiche in modo trasversale.

Tutele e fondi statali ed europei che per legge dovrebbero garantire i cittadini italiani, europei e americani meno abbienti, che vengono invece garantiti a clandestini provenienti da altri Paesi che invadono l’Occidente e alimentano le mafie.
Giorni fa ho incontrato una signora non più giovane, una ‘homeless’ che pranza alla mensa della Caritas a causa di un turbolento matrimonio e di vicissitudini legate ad alcool e depressione. La signora da un girono all’altro grazie a Equitalia, si e’ ritrovata senza la casa e poi senza lavoro.
Le ho chiesto se aveva provato a chiedere assistenza all’Asp, al Comune, per ottenere un alloggio, mi ha detto: “si ho provato, più volte, ma non sono risultata idonea, non sono abbastanza qualificata per ottenerla”.

Mi piange il cuore nel vedere che mentre qui si ha gran cura di chi non avrebbe diritto di avanzare certe richieste, i propri cittadini, gente che per tutta la vita ha lavorato e contribuito a fare di questo Paese uno dei più importanti al mondo, vedere chi, ha pagato le tasse e i contributi per avere un Stato civile e un welfare che l’aiuti nel momento del bisogno, venga lasciata in mezzo a una strada quando non e’ più in grado di gestirsi. Io non mi riconosco in questa società!

 

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