Per Don Massimo Biancalani non sono giorni felici. Dopo l’arresto di un immigrato suo ospite, reo di spacciare e usare il confessionale della parrocchia di Vicofaro come luogo per impacchettare le dosi, ecco che un altro migrante si fa notare dalle autorità . “Mi ha minacciato con un coltello da cucina chiedendomi 50 euro – ha spiegato lo stesso don -. Ho chiamato le forze dell’ordine. Il giovane è nigeriano, ha 23 anni ed è senza documenti. Si è presentato qualche giorno fa in parrocchia e noi lo abbiamo accolto”.
E ancora: “È un ragazzo con dei problemi che andrebbe seguito da una struttura sanitaria. La parrocchia ospita ad oggi circa 130 immigratiâ€.
Dichiarazioni che stridono e non poco con quanto detto in precedenza dal parroco disposto addirittura a querelare chi lo accusava di aver trasformato un luogo di culto in un rifugio per sbandati e spacciatori. Tra questi anche Matteo Salvini che, dopo l’arresto del pusher suo ospite, aveva tuonato: “Bel modello di ‘integrazione’, proprio un bell’ambientino, complimenti”. liberoquotidiano.it
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