âRagazzi, sappiate che odio i razzisti e Salviniâ. Ă stata questa la frase con la quale una supplente si sarebbe presentata in una classe di studenti del primo anno dellâItsos di Via Masaccio a Cernusco sul Naviglio, nel Milanese. Nessuna domanda ai ragazzi sulla scuola e sullâavventura che stanno per intraprendere, nessuna battuta per rompere il ghiaccio. Prima di tutto la politica. La vicenda, riportata dal quotidiano La Gazzetta della Martesana, si sarebbe verificata la scorsa settimana.
La professoressa era stata chiamata a coprire uno dei tanti âbuchiâ che spesso si verificano ad inizio anno, quando si organizzano orari delle lezioni. Il suo pensiero espresso cosĂŹ pubblicamente, però, non è andato giĂš a molti studenti che una volta tornati a casa hanno riferito lâaccaduto ai genitori.
Qualcuno, per evitare problemi, ha lasciato correre. Altri, invece, hanno protestato. Un papĂ ha affermato di continuare a credere che la scuola sia un luogo di insegnamento nel quale ci si può anche confrontare sui vari temi ma nessuno âdovrebbe insegnare a mia figlia ad odiare qualcunoâ.
La storia è divenuta pubblica quando è stato pubblicato un post su Facebook sulla vicenda. Un dirigente scolastico, però, afferma di non essere a conoscenza della vicenda anche perchè non era stata effettuata nessuna segnalazione scritta alla presidenza.
Cauto lâassessore alla Scuola Nico Acampora che afferma come non ci siano prove su quanto accaduto nella classe. Se fosse vero, bisogna capire il contesto nel quale è stata utilizzata la frase. Lâassessore ritiene che la scuola serve ad educare e formare i ragazzi e non ad insegnare lâodio verso qualcuno, a prescindere da chi sia. In questo caso, gli studenti dovrebbero segnalare lâaccaduto alla presidenza.
Il consigliere regionale della Lega, Riccardo Pase, parla di un fatto di una gravitĂ assoluta perchĂŠ una persona che si dovrebbe occupare della formazione dei ragazzi non dovrebbe parlare di politica in questo modo, veicolando messaggi dâodio. Lâeducazione civicaâservirebbe prima ai docentiâ, ha concluso il consigliere leghista. Anche a molti studenti non è piaciuto il comportamento della supplente perchĂŠ in classe bisogna rispettare le opinioni di tutti.

