GENOVA, 4 settembre –  Bersani: “Della candidatura di Renzi, “ritengo che il Pd sia un partito con un’ispirazione di sinistra democratica… che ci volete fare?” dice Bersani, parlando del perchĂ© non sia convinto. “Sento di dover dire: attenzione che la sinistra non è un abbellimento della destra ma ha una sua autonomia, una sua visione” mentre da Renzi si “sentono alcuni concetti a volte un po’ troppo mutuati dagli anni Ottanta: merito, opportunitĂ … va bene, alla grande, ma se non c’è anche il concetto di uguaglianza quelle due parole lì sono due imbrogli. La sinistra non è una componente, è il lievito del Pd”.
“Qui stiamo parlando di segretario di un partito, quindi credo sia giusto chiedere quale sia la sua posizione di partito e sull’Italia e avere delle risposte che non siano solo battute” dice Bersani rivolgendosi a Renzi. “No a plebisciti senza contenuti”, sottolinea l’ex segretario.
L’assemblea nazionale del Pd del 20 e 21 settembre “dovrĂ convocare il congresso, regolarlo su alcuni e decidere le date” dice Bersani, precisando che “non ci sarĂ la curvatura sovietica” del candidato unico, citando Beppe Fioroni. “Io non credo come dice Fioroni che ci sarĂ un candidato unico. Ce ne sono giĂ 4 o 5. Ci sarĂ una maggioranza e minoranza e questo è un fatto di tutta salute”.
E sull’endorsment di Dario Franceschini, Bersani dice: “Questa operazione che ho visto ieri di Franceschini non è convincente, perchĂ© non ci sono contenuti e mi sembrava che ci fosse una diversitĂ di vedute” con Renzi su diversi temi.
Proprio l’ex segretario, in un ‘fuorionda’ intercettato da Repubblica.it, lunedì sera alla festa del Pd di Bologna, è stato definito ”perfetto” ma ”spompo” da Matteo Renzi.
Il sindaco di Firenze ha ammesso: ”Mi ha fatto un culo così, è stato bravissimo, è andato bene, non ha sbagliato una mossa. Poi negli ultimi mesi… o era spompo, che ci sta anche…”. E, riferendosi ad una delle ultime uscite della campagna elettorale di Bersani, il primo cittadino ha aggiunto: “Io l’ho visto a Palermo ed era distrutto, poi c’era Berlusconi che era tornato a fare Berlusconi…”
