Europa ridotta a finanziare la ripresa postbellica
di Alexandre del Valle – L’ultimo incontro Trump-Zelensky mostra chiaramente il cambiamento nel comportamento di quest’ultimo. Zelensky ora adotta la postura di un “sopravvissuto politico” e cerca meno una vittoria che un atterraggio controllato: evitando l’abbandono, mantenendo un minimo di garanzie americane e non assumendo pubblicamente il ruolo di chi “cede”.
Trump da parte sua, è già concentrato su “ciò che verrà dopo”. Come ho detto, sta tenendo d’occhio le materie prime della Russia (accordi già conclusi a Anchorage e Miami), ma anche l’immenso mercato della ricostruzione dell’Ukrain, valutato 800 miliardi di dollari, in cui si prevede che le aziende americane svolgeranno un ruolo considerevole.
Trump non sta vendendo una pace “morale”; sta costruendo una strategia di uscita redditizia dalla guerra. Da parte russa: la valutazione e gli investimenti statunitensi in energia e metalli strategici/terre rare sono variabili di stabilizzazione geoeconomica.
Da parte ucraina, la ricostruzione è un mercato strategico (infrastrutture, energia, dati/industria).
E l’Europa? È il capro espiatorio, ridotto a finanziare la ripresa postbellica mentre osserva Washington negoziare i termini dell’accordo e Mosca testare le linee rosse…
🔴La dernière rencontre #Trump/#Zelensky montre bien le changement de comportement de ce dernier : #Zelensky adopte maintenant une posture de « survivant politique » et cherche moins une victoire qu’un atterrissage contrôlé : éviter l’abandon, maintenir un minimum de garanties… pic.twitter.com/jx6GRz5hgm
— Alexandre del Valle (@alexdelvalle3) December 30, 2025

