Nove persone accusate di aver finanziato Hamas per sette milioni di euro, attraverso associazioni, sono state arrestate da polizia e guardia di finanza
I provvedimenti cautelari sono stati emessi nell’ambito una indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo. Eseguite misure cautelari nei confronti di nove indagati, destinatari tutti della custodia in carcere, e di tre associazioni.
I provvedimenti cautelari sono stati emessi nell’ambito una indagine, che si è sviluppata grazie a scambi informativi con altri uffici inquirenti italiani, nell’ambito della costante azione di coordinamento del Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, nonché con le Autorità dei Paesi Bassi e di altri Paesi della Ue (svoltisi anche nell’ambito di riunioni organizzate da Eurojust).
Gli indagati sono accusati, nella attuale fase delle indagini preliminari, di fare parte e di avere finanziato l’associazione Hamas (“Harakat Al-Muqawma Al-Islamiya” ovvero “Movimento della resistenza islamica”), che si propone il compimento di atti con finalità di terrorismo, in particolare contro lo Stato di Israele, ed è stata designata come organizzazione terroristica da parte dell’Unione europea (per quanto riguarda sia la cosiddetta “ala politica”, sia quella cosiddetta militare).
L’indagine è iniziata successivamente all’attacco terroristico attribuito ad Hamas compiuto il 7 ottobre 2023, grazie all’impulso della direzione nazionale Antimafia e Antiterrorismo, originato dall’analisi di una serie di segnalazioni per operazioni finanziarie sospette individuate in data antecedente al 7 ottobre 2023. L’indagine ha permesso di accertare che Hamas si è dotata di un comparto estero e di articolazioni periferiche che operano con lo specifico scopo di promuovere l’immagine dell’organizzazione e, soprattutto, di contribuire al suo finanziamento, che è condizione essenziale perché essa possa esistere, svilupparsi e cercare di raggiungere i propri scopi.
Tra gli arrestati c’è anche il presidente dell’associazione dei palestinesi in Italia. Gli investigatori definiscono Mohammad Hannoun “membro del comparto estero dell’organizzazione terroristica Hamas” e “vertice della cellula italiana dell’organizzazione Hamas”.
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