Si erano conosciuti in un bar, hanno avuto una relazione per tre anni. Poi, l’annuncio: «Aspettiamo un bambino». E il presunto padre, malato terminale di cancro, le avrebbe elargito un totale di 62mila euro. Senza sapere che il figlio non era il suo. Succede a Ovada, in provincia di Alessandria, dove Isaura Irina Tanase, donna rumena di 32 anni, rischia due anni e otto mesi e 800 euro di multa per circonvenzione di incapace, riporta La Stampa.
La truffa
A denunciare la 32enne sono stati i familiari dell’uomo, morto a causa della malattia. Secondo i parenti, la donna avrebbe approfittato del suo stato di estrema fragilità appropriandosi dei risparmi del compagno per un totale di 62mila euro.
Tanase ha respinto le accuse durante l’interrogatorio, affermando di aver ricevuto dall’uomo soltanto qualche regalo e non una tale somma di denaro. Il bambino è stato poi riconosciuto dall’attuale compagno della 32enne. La sentenza arriverà il 1° dicembre. www.leggo.it

