Mons. Carlo Maria Viganò: “L’ossessione monomaniacale di Jorge Bergoglio per l’immigrazionismo indiscriminato e per il meticciato trova in Robert Prevost uno zelantissimo continuatore. Il passaggio delle consegne non ha rappresentato alcun radicale cambiamento né in ambito dottrinale e morale, né in ambito politico e sociale. La chiesa conciliare-sinodale è e rimane “Ancilla Novi Ordinis”, cortigiana dell’élite globalista.
Sappiamo bene che il fenomeno migratorio non è spontaneo: non è provocato da carestie, da guerre o da persecuzioni religiose. Esso è stato invece voluto e pianificato come elemento di destabilizzazione delle Nazioni occidentali e l’immigrazione clandestina è usata come strumento di eversione sociale. Lo dichiara un documento delle Nazioni Unite del 21 Marzo 2000 dal titolo “Replacement migration” (https://un.org/development/desa/pd/sites/www.un.org.development.desa.pd/files/unpd-egm_200010_un_2001_replacementmigration.pdf ).
La chiesa bergogliana e postbergogliana è in prima linea nella promozione dell’immigrazionismo, della sostituzione etnica e dell’invasione delle Nazioni occidentali, al fine di cancellare la loro identità cristiana, la loro cultura, la loro storia.
Lo conferma l’enfasi data all’udienza concessa da Leone a Amy Pope, Direttrice Generale dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) delle Nazioni Unite, e al Giubileo dei migranti.
La Santa Sede è complice del piano eversivo ordito dall’élite globalista: essa presenta gli immigrati clandestini come vittime e intrattiene rapporti con chi ne organizza la tratta, mentre colpevolizza la popolazione invasa, vittima dei crimini efferati e del degrado che queste orde compiono nelle nostre città. Infine, abusando dell’autorità morale del Papato, la chiesa sinodale pone sullo stesso piano immigrazione, pena di morte e aborto, per la gioia della Sinistra woke e con grande scandalo dei movimenti pro-vita.
La connivenza di Leone e dei suoi Vescovi con l’élite globalista è consapevole, voluta e fonte di profitto per le istituzioni e le organizzazioni cattoliche. Ciò avviene anche nei governi civili, i cui governanti sono tutti emissari del Forum di Davos, della Fabian Society, della Open Society di Soros o di altre entità sovranazionali che cospirano contro i popoli. Ed è scandaloso – a dir poco – che i Vescovi progressisti americani alimentino la polemica – creata ad arte – sfruttandola in chiave politica contro il Presidente Trump, quando hanno vilmente taciuto durante la presidenza Biden dinanzi a questioni morali ben più gravi.
Non dimentichiamo che la USCCB si è lasciata corrompere dai miliardi di dollari che USAID le ha dato per favorire la sostituzione etnica negli Stati Uniti. Questo è avvenuto anche per altre Conferenze Episcopali e per il Vaticano, esattamente come all’epoca del Covid. Anche allora la Gerarchia si è schierata apertamente a sostegno della narrazione mainstream, giungendo a raccomandare con una Nota del Dicastero per la Dottrina della Fede un siero genico, prodotto con feti abortiti, che continua a mietere milioni di vittime.
Questo asservimento della Chiesa Cattolica al piano criminale del Great Reset e dell’Agenda 2030 verrà giudicato da Dio e dalla Storia, e rimarrà come macchia indelebile nella reputazione – già ampiamente compromessa – di questa Gerarchia rinnegata e apostata.
L’ossessione monomaniacale di Jorge Bergoglio per l’immigrazionismo indiscriminato e per il meticciato trova in Robert Prevost uno zelantissimo continuatore. Il passaggio delle consegne non ha rappresentato alcun radicale cambiamento né in ambito dottrinale e morale, né in ambito… https://t.co/aJJPMGVdSr pic.twitter.com/dEZJiRRGhC
— Arcivescovo Carlo Maria Viganò (@CarloMVigano) October 8, 2025