Bologna – Ha seminato il panico in via Marconi, in pieno giorno, aggredendo verbalmente i passanti, denudandosi e poi scagliandosi (fisicamente) contro gli agenti della polizia locale, una decina quelli intervenuti, e uomini dell’esercito. Tanto che, per fermarlo, gli uomini della municipale avevano alla fine dovuto usare lo spray urticante.
Il giudice Filippo Ricci ha deciso che per l’uomo, un maliano di trent’anni, non è necessaria nessuna misura cautelare e quindi è tornato in piena libertà in attesa dell’esito del processo, che è stato rinviato al 26 marzo 2026. La procura, invece, aveva chiesto che fosse emesso il divieto di dimora in città.
L’uomo, incensurato (ha precedenti di polizia) e senza fissa dimora, con un permesso di soggiorno per protezione internazionale da poco scaduto, secondo quanto ricostruito dal Comune e dalla polizia municipale, aveva cominciato ad inveire contro alcune persone alla fermata del bus e quando gli agenti sono intervenuti sono stati costretti ad usare lo spray urticante per fermarlo, visto che il maliano aveva provato a scagliarsi contro di loro, danneggiando inoltre gli specchietti retrovisori dell’auto di servizio.
Per bloccarlo e ammanettarlo alla fine in via Marconi sono arrivati diversi altri agenti della municipale, che lo hanno immobilizzato a terra di peso, come testimonia anche un video girato dall’Ansa. Una scena da film, a cui hanno assistito decine di persone. Una volta portato al comando dei vigili, è stato trovato in possesso di due coltelli e di poco più di un grammo di marijuana che aveva nello zaino. Reati per cui è scattata la denuncia.
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