di Francesca Galici – Il governo Meloni, fin dal suo insediamento, sta lavorando per contrastare l’immigrazione illegale e ha già raggiunto ottimi risultati in tal senso, anche se si può sempre fare di più e migliorare. Dietro questo fenomeno si celano business milionari, che non riguardano solamente il traffico di esseri umani ma che si spingono ben oltre, come ha rivelato il ministro Matteo Piantedosi intervenendo alla quarta edizione dell’evento “Parlate di mafia”. Ci sono evidenze di minori, o dichiaratisi tali, che vengono fatti arrivare in Italia per essere inseriti nella filiera della droga delle grandi città.
“Abbiamo avuto evidenze nel 2023 di alcuni minorenni a Lampedusa che arrivavano già col pizzino in cui si indicava di presentarsi a Roma alla piazza di spaccio di Tor Bella Monaca o a San Basilio“, ha spiegato il ministro dell’Interno, fornendo un’informazione fondamentale sul business nascosto nei traffici nel Mediterraneo. “Basta chiederlo a don Coluccia quanto sia redditizio per un minorenne straniero avvantaggiarsi di quella che è la protezione che giustamente lo Stato gli deve dare e nello stesso tempo dedicarsi allo spaccio di sostanze stupefacenti facendo anche solo la sentinella che frutta tra i 100 e i 200 euro al giorno”, ha proseguito Piantedosi.
Il tema dei minori non accompagnati che arrivano coi barconi è pressante. Molti Comuni destinano una parte ampia dei loro bilanci al loro sostentamento e questi, come raccontano le cronache, sono spesso dediti ad attività illecite legate allo spaccio ma anche ai furti e alla microcriminalità. Ci sono stati poi episodi in cui sono stati coinvolti anche in episodi di violenze sessuali.
“Solo questo dovrebbe giustificare un’assoluta intransigenza rispetto a questi fenomeni che vanno combattuti in tutte le proprie componenti”, ha detto ancora il ministro, che da quando si è insediato ha cercato di porre un freno alla deriva migratoria irregolare. Le bande di criminali stranieri hanno preso possesso di molte città e quartieri, rendendoli quasi zone franche, pericolose per i residenti che hanno perso la propria sicurezza.
Si tratta in molti casi di bande satellite di organizzazioni più grandi, che dispiegano sul territorio i propri uomini e non mancano, con sempre maggiore frequenza, scontri armati per i controlli delle piazze, che in molti casi finiscono nel sangue.
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