Garlasco, Chiara aveva due tagli netti sulle palpebre

Chiara Poggi

Il 13 agosto 2007, Chiara Poggi fu brutalmente uccisa nella sua abitazione a Garlasco. A quasi 18 anni dal delitto, il caso continua a sollevare interrogativi

La professoressa Luisa Regimenti, medico legale e docente a Tor Vergata, ha analizzato il caso per il Settimanale Gente, definendo l’omicidio un’“esecuzione brutale” compiuta da almeno due persone, mosse da “un odio cieco”. Secondo Regimenti, Chiara conosceva i suoi assassini.

L’autopsia ha rivelato dettagli inquietanti: la ragazza fu torturata sul divano, trattenuta da uno degli aggressori mentre un altro la feriva, infliggendole due tagli netti sulle palpebre, forse perché aveva visto qualcosa di compromettente. Chiara tentò di fuggire, ma fu colpita mortalmente con due oggetti: un’ascia per sfondare e un martello per “finirla”, con una forza notevole. Per il delitto è stato condannato l’ex fidanzato Alberto Stasi, ma oggi è indagato anche Andrea Sempio, amico d’infanzia del fratello di Chiara.

Il 4 luglio 2025, a Milano, si è tenuto un nuovo incidente probatorio, disposto dalla gip Daniela Garlaschelli nell’ambito della nuova inchiesta della procura di Pavia. L’ex generale del Ris Luciano Garofano, consulente della difesa di Sempio, e Marzio Capra, consulente della famiglia Poggi, hanno partecipato alle analisi biologiche su reperti già noti. Nessuna sorpresa è emersa, ma nuove analisi sono state richieste e saranno effettuate, nel tentativo di chiarire ulteriormente un caso che resta irrisolto agli occhi di molti.  www.liberoquotidiano.it

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