La Corte Suprema Usa si è schierata con i genitori che si oppongono ai libri Lgbtq nelle scuole pubbliche: hanno il diritto di far allontanare i figli dalle lezioni. Inoltre ha bloccato i finanziamenti pubblici per l’aborto decidendo che gli Stati possono tagliare i finanziamenti Medicaid a Planned Parenthood, la più grande associazione per i ”diritti riproduttivi” negli Stati Uniti.
Sullo ius soli, la Corte Suprema ha anche deciso di permettere al presidente di adottare misure per applicare il provvedimento che punta a mettere fine al diritto alla cittadinanza per nascita. Non è stata riconosciuta l’autorità dei giudici di bloccare a livello nazionale l’ordine esecutivo firmato da Trump.
Ira di Scalfarotto
“Le sentenze della Corte suprema degli Stati Uniti di questi giorni sono l’ennesima dimostrazione che il controllo delle Alte Corti è il passaggio necessario per consentire la distorsione pacifica della democrazia liberale verso forme autocratiche. Una volta presa in mano la maggioranza di una Corte costituzionale, si può poi far passare qualsiasi forzatura senza altro colpo ferire. Nominare qualche giudice amico e compiacente è molto più semplice e meno faticoso che assaltare un Parlamento”. Lo scrive sui social Ivan Scalfarotto di Iv.