Palpeggiamenti intimi e tentativi di baciare le pazienti durante le visite
Una guardia medica (ora in pensione) ha patteggiato davanti al Tribunale di Ravenna due anni di reclusione, con pena sospesa condizionata alla frequentazione di un percorso terapeutico di tre anni da effettuare in una struttura di Roma, dove l’uomo risiede. Si conclude così la vicenda che vedeva un medico 69enne di origine nordafricana accusato di violenza sessuale aggravata su quattro donne. L’uomo dovrà inoltre versare alle vittime 25mila euro di risarcimento.
Le violenze si sarebbero verificate nel corso della stagione estiva durante le visite svolte in due casi negli ambulatori di Pinarella di Cervia e Lido Adriano, mentre in un terzo caso in un’abitazione privata a Milano Marittima. Qui il medico, abusando del proprio ruolo, anziché limitarsi al normale svolgimento della visita avrebbe approfittato della situazione palpeggiando le donne nelle parti intime e, in due casi, provando a baciarle in bocca. Le vittime sarebbero originarie di Ravenna, Cesena, Montesilvano (Abruzzo) e Granarolo dell’Emilia, tutte d’età compresa tra 40 e 50 anni.
Le vittime, a seguito dei gravi episodi vissuti, avevano però trovato la forza di segnalare quanto accaduto all’Urp dell’Ausl della Romagna che aveva immediatamente inoltrato le segnalazioni alla Procura di Ravenna, la quale ha poi coordinato le indagini condotte dai Carabinieri del nucleo operativo della Compagnia di Cervia-Milano Marittima. Alla luce di quanto emerso nel corso dell’attività d’indagine, basata sull’escussione delle vittime e sull’acquisizione di documentazione sanitaria, il medico era stato tratto in arresto e condotto agli arresti domiciliari. La notizia è riportata dalle edizioni locali dei quotidiani in edicola oggi.
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