“Non c’è stato alcun cambiamento nella mia mentalità , la vittoria dell’Ucraina deve riguardare la giustizia, dunque soddisfare tutti. Coloro che rispettano il diritto internazionale, coloro che vivono in Ucraina, coloro che hanno perso i propri cari e parenti”. Lo ha detto Volodymyr Zelensky in un’intervista al The New Yorker, rispondendo alla domanda sul fatto che Kiev negli ultimi mesi si è mostrata più aperta all’idea di negoziati, rispetto a quando invece parlava di vittoria totale, con il ritorno dei confini alla situazione del 1991. “La giusta vittoria non è il problema, il problema è che Putin non ha alcuna intenzione di porre fine alla guerra a condizioni ragionevoli“.
Cremlino: “Non vediamo alternative alla vittoria in Ucraina”
“La guerra è in corso, stanno combattendo una guerra contro di noi collettivamente e stanno dicendo apertamente che il loro obiettivo è sconfiggere la Russia strategicamente e tatticamente. Questo ci obbliga a trattare questa posizione molto seriamente e a continuare l’operazione militare speciale per aggiungere i nostri obiettivi. La Russia non ha mai avuto altre alternative nella storia e non c’è alternativa alla nostra vittoria ora”.
Lo dichiara il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov tornando a commentare le parole del segretario Nato Jens Stoltenberg, che in una recente intervista ha ridimensionato le minacce di ritorsioni fatte da Putin nel caso in cui si arrivasse a un ok all’uso uscraino di armi occidentali a lungo raggio in Russia. tgcom24.mediaset.it

