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Oggi si è tenuta lâudienza dinanzi la Corte costituzionale alla quale ho partecipato insieme con i Colleghi Avvocati Angelo Di Lorenzo e Nicola Veneziano per sostenere lâammissibilitĂ degli atti di intervento nel giudizio costituzionale curati nellâinteresse di quattro intervenienti.
Ho percepito subito un clima per cosĂŹ dire di insofferenza nei miei confronti che poi ha portato ad un inevitabile âscontroâ tra me e la Presidente Prof.ssa Silvana Sciarra. Non intendo fare un resoconto di quel che è accaduto perchĂŠ sarebbe troppo lungo.
Posso solamente dire che, al di lĂ delle continue interruzioni che ho subito, mi è stato precluso di depositare unâistanza scritta di rinvio per potere avere conoscenza di quanto le altre parti presenti nellâinteresse di altri intervenienti avessero dedotto sul punto.
Mi è stato precluso di spiegare le ragioni di un rinvio in attesa della decisione della Corte di giustizia dellâUnione europea a titolo di interpretazione pregiudiziale della efficacia perdurante o meno del Regolamento n. 507/2006/CE. CosĂŹ pure mi è stato precluso di spiegare le ragioni di opportunitĂ di un rinvio che avesse consentito anche di valutare la seconda Ordinanza n. 118 del 7/12 settembre 2022 del Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Sicilia.
Tuttavia, sono riuscito comunque a parlare, donde le continue interruzioni da parte della Presidente, preoccupata solo del contingentamento dei tempi.
Il massimo dellâinsofferenza si è avuto allorchĂŠ ho contestato la presenza in Aula del neogiudice costituzionale Prof. Marco DâAlberti, non tanto sotto il profilo della sua imparzialitĂ , quanto sotto il profilo che egli non âapparivaâ imparziale, secondo la giurisprudenza consolidata della Corte europea di Strasburgo.
Il peggio è successo quando ho dato notizia (suppongo giĂ ben conosciuta da parte della Presidente e degli altri giudici) dellâarticolo apparso il 28 novembre scorso su âLa Stampaâ di Torino, secondo cui âlâobbligo vaccinale tutela i diritti costituzionaliâ, firmato da tale Donatella Stasio che è (o fino al mese scorso è stata) responsabile per le Comunicazioni della Corte costituzionale!
Câè stato dellâaltro, ma quello che rileva è che ho registrato la violazione dellâart. 117 e 111 della Costituzione, oltre che dellâart. 24 che garantisce i diritti e le prerogative della difesa.
Ho anche segnalato in udienza lâincongruenza dellâart. 4 delle Norme relative al procedimento dinanzi la Corte costituzionale, e questo con riguardo allo specifico tema della ammissibilitĂ degli atti di intervento. Ciò nel senso che se possono prendere parte al giudizio solo coloro i quali erano parti nel processo nel cui contesto è stata sollevata la questione di legittimitĂ costituzionale (ed in questo senso è la giurisprudenza della stessa Corte) la previsione di possibili interventi di cui allâart. 4 del Regolamento di procedura, o non ha un senso compiuto oppure gli interventi per la cui ammissione si chiede un interesse diretto e qualificato nel giudizio, questo non può essere che il giudizio costituzionale e non qualsiasi altro giudizio ordinario nel quale si deve fare applicazione delle norme costituzionalmente contestate.
AUGUSTO SINAGRA â Professore ordinario di diritto delle ComunitĂ europee presso la FacoltĂ di Scienze Politiche dellâUniversitĂ degli Studi di Roma âLa Sapienzaâ. Avvocato patrocinante davanti alle Magistrature Superiori, in ITALIA ed alla Corte Europea dei Diritti dellâUomo, a STRASBURGO

