(www.perugiatoday.it) – I ladri hanno colpito al Colle della Trinità per mesi, nell’anno 2018. Furti e razzie ogni giorno, anche con i proprietari in casa, all’ora di cena o a notte fonda. I residenti si erano organizzati con ronde e servizio di allerta di vicinato. Alcuni colpi erano anche stati sventati. Erano state fatte richieste al Comune alla Prefettura, chiedendo maggiori controlli e l’installazione di telecamere di sorveglianza.
Una sera di novembre, un residente si era trovato faccia a faccia con i ladri che erano entrato nella sua proprietà e non avevano intenzione di andarsene. L’uomo aveva preso la pistola, regolarmente detenuta, e aveva esploso due colpi in aria.
Adesso quell’uomo, difeso dall’avvocato Pierluigi Vossi, si trova sotto processo per rispondere del reato all’articolo 703 del codice penale per accensioni ed esplosioni pericolose.
Secondo la Procura di Perugia l’uomo “avvedutosi della presenza di un estraneo che tentava in orario notturno di scavalcare la recinzione del proprio giardino seppur scoperto non si dava alla fuga” avrebbe esploso “in aria a scopo intimidatorio, in prossimità della propria abitazione, due colpi con la propria pistola … da esso detenuta con licenza di porto d’armi ad uso sportivo”. E per questo aveva emesso un decreto penale di condanna, con una sanzione pecuniaria.
Colpi in aria per difendersi dai ladri
Quella che la Procura non ha considerato è il fatto che l’uomo si è difeso da un’aggressione e ha difeso la sua proprietà. Nonostante avesse scoperto i ladri che fuggivano da un altro colpo in villa e si erano nascosti nel giardino per sfuggire alle forze dell’ordine, non solo non si allontanavano dalla proprietà, ma una volta scoperti dal cane del proprietario della casa, si erano arrampicati sul tetto e avevano bersagliato l’uomo e il cane con grossi sassi. Solo a quel punto il proprietario aveva espolso due colpi in aria.
Il cittadino ha fatto opposizione e il caso è stato assegnato al giudice del Tribunale penale di Perugia. Il fatto è avvenuto il 13 novembre del 2018 al Colle della Trinità e, visto il passare del tempo, il fascicolo è stato inserito nel protocollo per la prescrizione che interverrà a dicembre del 2023.
Nel frattempo le autorità hanno revocato il permesso di tiro sportivo all’uomo e gli hanno tolto le armi.