âStiamo assistendo allâennesimo tentativo della sinistra europea di affidare la gestione dellâimmigrazione alle navi delle ONG, ponendole al riparo dalle leggi nazionali e internazionali. Con un colpo di mano si vuole arrivare alla legittimazione politica dellâattivitĂ condotta dalle ONG in mare, nel pieno disprezzo di ogni forma di legalitĂ e sicurezza, ignorando anche lâallarme lanciato dai nostri servizi segreti di 20mila migranti pronti a partire dalla Libiaâ.
Lo afferma Nicola Procaccini, eurodeputato di Fratelli dâItalia e coordinatore del gruppo dei Conservatori (ECR) nella Commissione Affari Interni e Immigrazione del Parlamento europeo, in merito alla riunione della stessa Commissione di lunedĂŹ prossimo per analizzare la situazione dei migranti nel Mediterraneo centrale.
âLa presidenza socialista della Commissione ha previsto, accanto agli interventi dei rappresentanti di Frontex, EEAS (European External Action Service), UNHCR e IOM (International Organization for Migration), anche quello di una ONG qualunque, che operi nel Mediterraneo centrale. Per la precisione nella nota di convocazione della Commissione LIBE è scritto testualmente: âa Representative of Sea Eye or another NGOâ. Della serie: una vale lâaltra. Tutto questo, fornendo soltanto unâora, dal momento della notifica, ai gruppi del centrodestra per proporre relatori alternativi. Che comunque non sarebbero mai stati accettati, come nel caso dellâaudizione a senso unico di Carola Rackete. Eâ lâimposizione di unâagenda politica ideologizzata rispetto alla questione migranti, un atteggiamento che pone seri problemi di sicurezza per lâItalia, lasciando migliaia di persone nella mani di trafficanti di esseri umani senza scrupoli per poi legittimare lâattivitĂ di soccorso delle ONG.
GiĂ ad ottobre scorso il voto contrario del Parlamento europeo sulla risoluzione âporti apertiâ aveva bloccato in extremis il tentativo della sinistra di affidare la gestione dellâimmigrazione alle stesse ONG.
Per fermare le morti in mare e il disordine pubblico a terra sono necessarie azioni che impediscano ai barconi della morte di mettersi in viaggioâ, conclude Procaccini. agenpress.it

