La banca gli rifiuta il prestito, “Conte, vengo sotto casa tua”

Siamo a Roma, nel quartiere Prati. Quest’uomo ha un bar tavola calda ma teme di non poter più portare da mangiare a casa ai suoi figli. Ed è pronto ad andare “sotto casa di Conte†e assicura che “se il popolo si ribella non basteranno più né la Digos né l’esercitoâ€.
Conte ha portato la gente all’esasperazione – “È arrivato il momento di chiarireâ€, dice il protagonista del video. “In Prati ho un bar tavola calda. Tutto quello che sta succedendo mi sembra veramente una folliaâ€.

E racconta: “Stamane sono andato in banca, dopo che lunedì ho tentato di riaprire, sto cercando di rimettermi in piedi. Per portare qualcosa a casa e ai ragazzi che lavorano da meâ€. Perché il pensiero è anche per i dipendenti. “Ma ho dovuto sentire quella cicciona – si riferisce al ministro Bellanova – che parlava di regolarizzare tutti gli immigrati quando c’è gente che sta a casa senza fare nulla e che prende 720 euro al mese di reddito di cittadinanzaâ€.

“Mandate a lavorare ‘sta gente, perché avete proprio rotto…â€, esplode l’uomo. “Sapete che mi ha risposto la banca quando gli ho detto dei 25mila euro? La domanda è in lavorazione…sono già dieci giorni che glieli ho chiesti… E che comunque non sarà una cosa a breve termine ma passeranno ancora venti-venticinque giorniâ€.

Gli hanno detto che finché “lo Stato a noi non ci darà la garanzia di copertura totale di quello che noi dobbiamo dare a voi, non diamo nienteâ€.

Giustamente esclama: “Vi dico una cosa: state a fa’ perdere la pazienza pure ai santi, la gente è esasperata, non ce la fa piùâ€. “Se io domani non posso comprare qualcosa da mangiare ai miei figli, io ti giuro che vengo sotto casa tua signor Conte. Vengo sotto casa tua signor Di Maioâ€.

“Siete dei pagliacci, è la conclusione. Avete promesso e non avete fatto niente. Fate schifo, e ricordatevi che se il popolo si ribella non vi basteranno più né Digos né esercitoâ€.

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