Aveva mentito dicendo che con l’euro avremmo guadagnato come se lavorassimo in più, invece adesso esulta perché il costo del lavoro in Italia si avvicina sempre più a quello della Cina. E in base a questo, parla di una non meglio specificata “preparazione al futuro”.
Per l’ex premier “l’economia deve essere il vero campo da gioco. Prendiamo il costo del lavoro. Attualmente quello italiano è grandemente inferiore rispetto a quello tedesco e francese. E possiamo dire che è meno lontano da quello cinese: un tempo il nostro era 40 volte il costo orario del lavoro di Pechino, ora 2,5-3 volte. Non siamo a costo pari, ma ci stiamo avvicinando e bisogna preparare il futuro”.