Il Viminale smonta la capitana: ​”Nessun migrante stava male”

Quello che ha raccontato Carola Rackete quando è scesa dalla Sea Watch 3 non corrisponde affatto alla veritĂ . Per giustificare la folle manovra, che ha portato l’imbarcazione dell’ong tedesca nel porto di Lampedusa speronando una motovedetta della Guardia di Finanza, la capitana ha invocato lo “stato di necessitĂ ” per i quarantun immigrati clandestini che si trovavano a bordo. In realtĂ , come confermano fonti del Viminale al Giornale.it, nessuno di loro stava male. “Resta quindi da capire a cosa si riferisse l’ong per giustificare l’attracco non autorizzato“, ci spiegano.

La situazione è precipitata la notte scorsa quando la Rackete ha deciso di forzare il blocco delle motovedette. Intorno all’1.50 la nave della ong tedesca, battente bandiera olandese, è entrata nel porto commerciale di Lampedusa. Subito dopo è salita a bordo la Guardia di Finanza e, intorno alle 3 di notte, la capitana è stata portata via in stato d’arresto con l’accusa di violazione dell’articolo 1100 del codice della navigazione, che richiama il comportamento del comandante o dell’ufficiale che commetta atti di resistenza o di violenza contro una nave da guerra nazionale, ed è punibile con la reclusione da tre a dieci anni.

“Entrare nel porto di Lampedusa anche senza le autorizzazioni è stata una decisione dell’equipaggio della Sea Watch e non solo della capitana”, ha detto l’avvocato dell’ong tedesca, Leonardo Marino. “Siamo orgogliosi del nostro capitano, ha agito nel modo giusto. Ha insistito sulla legge del mare e ha portato la gente al sicuro“, ha fatto eco il ceo della Sea Watch, Johannes Bayer.

Nelle prossime ore gli inquirenti accerteranno sicuramente cosa è successo durante le procedure di attracco, quando la motovedetta della Guardia di finanza si è accostata al molo mentre la nave della ong continuava ad avvicinarsi all’unitĂ  militare fino a speronarla. Nel frattempo, però, il Viminale ha giĂ  accertato che lo “stato di necessitĂ ” invocato dalla Rackete non aveva alcuna fondamenta. “Nessuno dei 41 immigrati scesi dalla Sea Watch presenta malattie o problemi particolari come scabbia o disidratazione”, fanno sapere fonti del Viminale asicurando, tra le altre cose, che tutte le persone che si trovavno a bordo “sono stati rifocillati” e “hanno passato una notte serena”.

I malati e i bambini con i loro accompagnatori erano stati giĂ  fatti scendere a terra nei giorni scorsi con il via libera del governo italiano. “Resta quindi da capire a quale ‘stato di necessita” si riferisse la ong – si chiedono le stesse fonti – per giustificare l’attracco non autorizzato con speronamento della motovedetta della Guardia di Finanza”.

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