NAPOLI, 15 GIU – La “spinta” di Papa Francesco è di “costruire ponti” e “Napoli è una cittĂ aperta che sa accogliere”, a differenza di chi “invece di aprire le porte, le ‘inserra’ (chiude a chiave, in dialetto napoletano, ndr) causando morte”.
A parlare è il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo metropolita di Napoli, in occasione dell’incontro per illustrare il programma della visita in cittĂ , il prossimo 21 giugno, di Papa Francesco, per il convegno “La teologia dopo Veritatis Gaudium nel contesto del Mediterraneo”. Proprio quel Mediterraneo, ha ricordato il presule, che “nelle parole del Santo Padre non deve essere piĂą un cimitero”.
E’ un messaggio, come ha spiegato Sepe, “rivolto a chi istituzionalmente è deputato a rendere questo mare ‘nostrum’, cioè che accoglie chi chiede di essere salvato, soprattutto se sono donne, bambini, malati”. “A nessuno è permesso rifiutare o scartare chi viene da fuori – dice – Sono nostri fratelli e sorelle, noi abbiamo il dovere umano e cristiano di accoglierli”. (ANSA)
[su_posts id=”161681,150421,142595″ posts_per_page=”3″ taxonomy=”post_tag” order=”desc”]


