“Il razzismo, la xenofobia, sono ormai una emergenza nazionale”. Non usa mezzi termini il segretario Pd, Maurizio Martina, che lancia l’allarme da piazza San Silvestro a Roma, durante il presidio antirazzista convocato oggi dai dem. Contro il razzismo c’è da fare “un lavoro che non può attendere – aggiunge Martina -. Il nostro Paese ha bisogno di riconoscere il problema, di affrontarlo e di superarlo”.
Per il segretario dem “serve una discussione fuori dagli steccati di partito, per vedere qual è il rischio che corriamo come comunità , mentre di fronte agli ultimi casi, all’accelerazione violenta, che fa di tanti episodi in poco tempo una questione nazionale, quella che dovremmo avere il coraggio di chiamare per quello che è: un problema di xenofobia e razzismo che sta attraversando l’Italia”.

“Siamo qui – ha aggiunto – perché in questo paese si sta sottovalutando il rischio razzista. Chiamiamo le cose con il loro nome, ed è scandaloso che autorevoli esponenti del governo, ma anche altre personalità come Grillo, abbiano minimizzato, addirittura dando la colpa ai media”.
“Non ci rassegniamo a un paese che sceglie il declino civile, vogliamo organizzare il riscatto civile, la ripartenza”, dice ancora il segretario, che vuole “costruire l’alternativa a questa deriva”. “Noi Pd – avverte – siamo un pezzo della risposta, non tutta la risposta, dobbiamo coinvolgere i cittadini in queste battaglia che li riguarda”.
“Ci sono un sacco di italiani – aggiunge parlando di legittima difesa – che non vogliono vivere in un paese intollerante e chiuso, un paese Far West, dove magari hai la pistola in tasca e vinci perché sei forte e spari dove vuoi, perché la legittima difesa ti consente un errore clamoroso di questo tipo”.
“Questa destra non è il futuro, questa destra – attacca il dem – è il passato. Noi invece vogliamo un paese che rifiuta il razzismo, la xenofobia e l’intolleranza”.
“Tra noi e gli altri è confronto di valori, di principi: solidarietà e eguaglianza che sono quelli della Costituzione”. Serve “un patto di cittadinanza – conclude il segretario dem – nei diritti e nei doveri, così le razze non hanno frontiere, così conta solo la persona”. ADNKRONOS
