GENOVA, 18 APR – Un detenuto maghrebino si è cucito la bocca con ago e filo per protestare per una richiesta respinta; un recluso sudamericano ha spaccato il lavabo del bagno della cella; due cellulari sotto le brande.
E’ la fotografia del carcere di Marassi, uno dei più sovraffollati d’Italia, contenuta nella denuncia di Michele Lorenzo, segretario ligure del Sappe. “A Marassi – scrive Lorenzo – si verifica anche il paradosso che da qualche tempo gli agenti non hanno acqua calda e i detenuti sì“.
Molti dei problemi, secondo il Sappe, sono causati dal sovraffollamento delle celle: invece di 516 detenuti ce ne sono 720, di cui oltre il 50% stranieri. Gli agenti invece sono sott’organico di 100 unità , anche se nessuno pone l’accento sui circa 70 poliziotti distaccati ad altre mansioni che risultano nella pianta organica di Marassi. “La risposta alle nostre istanze della giunta della Regione è stata la nomina del garante dei detenuti: non ne sentivamo l’esigenza”, dice Lorenzo. (ANSA)


 
                                    