CASTELBOLOGNESE 23 Feb – Riceviamo dall’Anpi: Con la legge 30 marzo 2004 la Repubblica Italiana riconosce il 10 febbraio quale “Giorno del Ricordo”al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.”
Il ricordo di quelle tragedie troppo spesso dimenticate, il dramma dell’esodo forzato di duecentocinquantamila italiani da Zara, Fiume e dall’Istria, devono però essere contestualizzate storicamente e inquadrate nella politica di sopraffazione perseguita dal fascismo, come parte di un progetto di distruzione della identità nazionale e culturale delle minoranze slovene e croate.
Il 10 febbraio 2012, nel Giorno del Ricordo, la gravissima provocazione messa in atto da elementi di Forza Nuova di Castel bolognese che hanno “imbrattato” alcuni cartelli, che l’Amministrazione comunale ha deposto per quella giornata, con una corona, una bandiera e un volantino.
Castel bolognese, democratica e antifascista non può accettare tali provocazioni. Chiediamo alle Istituzioni e alle Forze preposte alla difesa dell’Ordine Pubblico di fare rimuovere quanto messo.
L’ANPI Castellana esprime la propria ferma condanna per la vergognosa provocazione da parte di elementi di Forza Nuova e chiede la massima attenzione da parte delle Istituzioni e dei cittadini.
Lucio Borghesi Presidente dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia
Nota dalla Redazione: Esprimiamo la nostra condanna nei confronti
dell’Anpi, per la demagogica e strumentale propaganda. Come si evince dalle
immagini inviateci, Forza Nuova ha soltanto voluto rendere un omaggio affiggendo una piccola locandina che recita: “In onore ed in ricordo di tutti i Martiri delle Foibe”.
Ma aldilà del fatto, ci preme rammentare a coloro che soffrono di amnesia patologica conclamata, che il negazionismo dovrebbe essere perseguito come reato.
Fu una grande tragedia vigliaccamente nascosta per decenni, non volendo dispiacere ai comunisti.
Anche caricando di ogni responsabilità i soprusi fascisti nelle terre slave, non può essere giustificata la barbara uccisione di migliaia di individui inermi. Comunque, i mistificatori non si rassegnano.
Basti ricordare gli islamici negazionisti dell’olocausto.