23 feb – ”La voglia di trasparenza dei cittadini e’ legittima. Era dunque necessario soddisfarla. La trasparenza, pero’, non si deve trasformare in gossip”. Lo afferma in un’intervista a Repubblica il ministro della Giustizia, Paola Severino, che spiega di non provare ”imbarazzo” per il suo alto reddito ”perche’ guadagnare non e’ un peccato se lo si fa lecitamente, producendo altra ricchezza”.
”Con i miei 4 milioni di tasse – aggiunge il Guardasigilli – si potrebbe costruire il padiglione di un ospedale o un edificio scolastico, oppure ampliare un carcere”.
Peccato che nella sua trasparente dichiarazione la Severino si sia scordata di annotare anche di “una splendida villa, tre piani con parco e piscina, immersa nel verde di una zona tra le più belle di Roma, poco distante dall’Appia Antica”.
Lo scoop firmato da Vittorio Malagutti per il Fatto Quotidiano fa le pulci alla dichiarazione della Severino e porta alla luce l’esistenza di una villa intestata alla Sedibel, semplice società le cui quote appartengono per il 90 per cento al Guardasigilli e per il restante 10 per cento alla figlia Eleonora Di Benedetto. La villa, però, non compare nella dichiarazione del ministro alla voce “quote e azioni societarie”. Eppure l’immobile sarebbe stimato intorno ai 10 milioni di euro. “La lussuosa dimora del ministro è iscritto nello stato patrimoniale della Sebibel per un valore di 7,5 milioni di euro – spiega il Fatto – questa però è una semplice valutazione contabile che risale al 2006, data dell’ultimo bilancio depositato”. il giornale