Bologna, 31 dicembre 2025 – Si è conclusa intorno alla mezzanotte e mezza, con dieci agenti al pronto soccorso per aver inalato il fumo, la rivolta che, ieri sera, è scoppiata in due sezioni del secondo piano del padiglione giudiziario della Dozza. Una cinquantina i detenuti coinvolti, tutti appartenenti alle sezioni 2A e 2B dell’istituto.
L’origine della rivolta in carcere
Stando a quanto ricostruito dalla penitenziaria, tutto sarebbe iniziato dalle proteste di un recluso albanese, che affermava di aver ingoiato uno stuzzicadenti e pretendeva di essere ricoverato in ospedale. Al diniego del medico, sarebbe scoppiata la protesta, ad opera dei compagni di sezione dell’uomo.
Caos e materassi dati alle fiamme
Caos e materassi dati alle fiamme, con la struttura invasa dal fumo e il necessario intervento dei vigili del fuoco e dei sanitari del 118. Tutto il personale di polizia penitenziaria presente in caserma è stato richiamato in servizio e in via del Gomito è arrivata anche la polizia con la Digos. Solo intorno alla mezzanotte e mezza gli animi si sono placati. A quanto si apprende, poi, nel corso della notte, il detenuto albanese sarebbe stato accompagnato in pronto soccorso.
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