Un atto sessuale compiuto nella sala colloqui tra una 37enne detenuta nel carcere romano di Rebibbia e il marito, davanti agli occhi del figlio minorenne. La polizia penitenziaria ha visto la scena dal sistema di videosorveglianza: secondo quanto ricostruito, l’uomo si sarebbe abbassato i pantaloni mentre la 37enne si sedeva sopra di lui con i vestiti sollevati, il tutto alla presenza del figlio.
L’atto interrotto dalla polizia: la donna a processo
Gli agenti hanno interrotto l’atto entrando nella sala colloqui. La vicenda risale al settembre dello scorso anno e nel frattempo la donna è stata rinviata a processo per atti osceni in luogo pubblico aggravati dalla presenza di un minore. Ieri, 30 ottobre, è comparsa in aula nel tribunale di piazzale Clodio, davanti al pubblico ministero Gianluca Mazzei e al giudice monocratico per l’avvio del processo.
Le stanze dell’amore in carcere
Il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria ha recentemente introdotto nuove linee guida per i colloqui intimi in carcere, stabiliti dalla Corte Costituzionale a partire da aprile 2025. I rapporti intimi saranno concessi al coniuge o convivente e si svolgeranno in spazi appositi non completamente chiusi a chiave, per garantire l’affettività dei detenuti. Dureranno massimo due ore e saranno sorvegliati all’esterno da personale di polizia penitenziaria.
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