Un obolo per occuparsi della cosa pubblica, per perorare la causa “sinistra” più che mai
In Puglia è scoppiato il caso delle “offerte” al PD per candidarsi alle elezioni regionali. La notizia, riportata dal Corriere di Bari, è sorprendente per chi sbandiera valori di etica ed equità. Chi vuole correre per un seggio regionale deve versare un contributo di 2500 euro, una specie di quota, prevista anche dallo statuto del PD stesso.
Dopo la recente direzione regionale guidata dal segretario Domenico De Santis, diversi sono i tesserati a non aver gradito l’imposizione sia per l’offerta in sé, ma anche per le morosità eventuali che maturerebbero in caso di rifiuto al pagamento.
Sempre secondo il Corriere di Bari, l’obolo dovrebbe essere identico per tutti, a prescindere dal livello istituzionale cui il candidato appartiene. Un assessore regionale o provinciale, ad esempio, verserebbe al partito lo stesso importo di un parlamentare. Altro aspetto, questo, che non sarebbe piaciuto a molti, i quali hanno sollevato una questione di equità. Ad aumentare le riserve e le proteste dei dem, infine, c’è il fatto non trascurabile che la nuova regola sarebbe stata stabilita a partita in corso e non coinvolge i sindaci candidati, che ne sono esentati.
Un esempio che mostra questa disparità riguarda le città di Bari e Taranto. Gli assessori baresi Pietro Petruzzelli e Elisabetta Vaccarella, così come l’assessore di Taranto Mattia Giorno, sono tenuti a versare la stessa somma del deputato pugliese Ubaldo Pagano, nonostante le loro differenze evidenti nelle indennità percepite.
E le scaramucce intorno al PD pugliese non si fermano solo all’obolo elettorale. Secondo Il Fatto Quotidiano, infatti, la giunta regionale ormai a scadenza avrebbe da poco approvato uno stanziamento di 1,5 milioni di euro per completare il punto ristoro del palazzo della Regione di quasi 500 metri quadrati e capace di ospitare 250 persone. Le nuove risorse dovrebbero servire per comprare gli arredi mancanti (tra cui un bancone), sistemare le zone esterne ed effettuare altri lavori.
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