Racket dei funerali, Corte dei Conti condanna sei infermieri

obitorio padre

RAVENNA, 17 OTT – La Corte dei Conti dell’Emilia Romagna ha condannato sei infermieri addetti alle camere mortuarie di Lugo e Faenza, nel Ravennate, a risarcire all’Ausl Romagna, con importi diversi tra loro, il danno da disservizio per un totale di 13.695 euro in relazione a retribuzioni indebitamente percepite. La Procura erariale aveva chiesto in solido il pagamento di 20.000 euro anche per avere usato i materiali dell’ospedale per vestire le salme, attività vietata dalle direttive aziendali.

Alla condanna si è arrivati nonostante quasi tutti avessero chiesto al Collegio di essere ammessi al rito abbreviato per avere una riduzione degli addebiti. Ma la Sezione, conformandosi al parere negativo già espresso dalla Procura regionale, ha ravvisato la presenza del doloso arricchimento, circostanza ostativa alla concessione del beneficio.

Giusto ieri pomeriggio sul fronte penale davanti al Gup del Tribunale di Ravenna, a carico dei 51 imputati tra persone fisiche (35) e giuridiche (16) in relazione al caso del ‘caro estinto’ che vedeva coinvolte a vario titolo imprese di Faenza, Imola, Cotignola, Lugo e Alfonsine, la vicenda è approdata a sette assoluzioni tra gli abbreviati e tre sentenze di non luogo a procedere pronunciate per altrettante società. E poi tra patteggiamenti e condanne in abbreviato, a circa 26 anni di carcere tra una pena massima di tre anni e minima di un anno e due mesi. In quanto alle imprese, hanno patteggiato circa 10 mila euro di sanzione pecuniaria. (ANSA)

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