Mentre dal largo di Gaza giungono notizie del blocco della Flotilla da parte delle autorità israeliane, in Italia scoppiano le prime proteste. A Roma diverse sigle si sono già mobilitate: da San Lorenzo e dall’Università La Sapienza è partito un corteo diretto alla stazione Termini, dove i movimenti hanno annunciato già per questa sera il blocco di piazza dei Cinquecento.
Misure di sicurezza
Immediata la reazione delle forze dell’ordine, che hanno cinturato l’area della stazione per impedire il presidio. L’attenzione resta altissima, anche dopo lo stop imposto oggi allo scalo di Napoli. Intanto Atac comunica che, su disposizione delle autorità, la stazione Termini delle linee metro A, B e B1 è stata chiusa: i treni transitano senza fermarsi.
Sciopero generale Cgil
Nel frattempo la Cgil ha proclamato uno sciopero generale per venerdì 3 ottobre. “L’aggressione contro navi civili che trasportavano cittadine e cittadini italiani rappresenta un fatto di gravità estrema. È un colpo inferto allo stesso ordine costituzionale, che impedisce un’azione umanitaria e solidale verso la popolazione palestinese, sottoposta da parte del governo israeliano a una vera e propria operazione di genocidio. Si tratta di un attentato diretto all’incolumità e alla sicurezza di lavoratrici e lavoratori, oltre che delle volontarie e dei volontari imbarcati. Non è solo un crimine contro persone inermi, ma appare ancor più grave il fatto che il governo italiano abbia abbandonato i propri cittadini in acque internazionali, violando principi costituzionali”.
Settori e garanzie
Con queste parole il sindacato ha annunciato lo sciopero nazionale che riguarderà tutti i settori, pubblici e privati, per l’intera giornata di venerdì 3 ottobre, in base all’art. 2, comma 7, della legge n. 146/90. La Cgil precisa inoltre che durante la protesta saranno comunque garantiti i servizi essenziali previsti dalle regolamentazioni di settore.
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