Slovacchia: proclamata superiorità del diritto nazionale su quello europeo

Robert Fico

Il Parlamento slovacco ha approvato venerdì 26 settembre, un emendamento costituzionale che riduce i ”diritti” delle persone lgbt+ e stabilisce la supremazia del diritto nazionale su quello dell’Unione Europea

Il testo, passato con 90 voti favorevoli su 99 deputati presenti, su un totale di 150 seggi, limita i diritti delle coppie dello stesso sesso, rende più complicata la procedura di cambiamento di sesso per le persone intersessuali e riserva l’adozione di minori alle sole coppie sposate, con rare eccezioni.

Il voto è stato segnato dall’assenza quasi totale dell’opposizione, a eccezione dei neoeletti che si sono uniti ai deputati della maggioranza. Originariamente previsto per l’altro ieri, il voto era stato rinviato “sine die” per mancanza di maggioranza, prima di essere riproposto oggi.

Il primo ministro nazionalista Robert Fico, promotore della riforma, aveva giustificato l’iniziativa invocando “le tradizioni, il patrimonio culturale e spirituale dei nostri antenati” e la necessità di erigere “una barriera costituzionale al progressismo” per riportare il “buon senso”. La proposta stabilisce che esistono solo due sessi, maschile e femminile, definiti alla nascita, e che “il sesso può essere cambiato solo per gravi motivi, secondo termini stabiliti dalla legge”. Una mossa che è quindi un attacco frontale ai diritti delle persone transgender.

L’emendamento non si limita ai diritti individuali: sancisce anche il primato della sovranità slovacca sulle questioni culturali ed etiche rispetto al diritto europeo, suscitando preoccupazioni tra gli osservatori internazionali. La Commissione di Venezia del Consiglio d’Europa aveva infatti espresso lo scorso mercoledì il proprio parere, mettendo in guardia il governo dal creare conflitti tra norme nazionali e trattati internazionali.
Tratto da https://europa.today.it

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