Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su X ha reso noto di aver affrontato l’argomento delle ‘violazioni da parte della Russia dello spazio aereo degli Stati membri della NATO, anche il 22 settembre a Copenaghen’ con la direttrice generale del Fondo Monetario Internazionale, Kristalina Georgieva.
“Abbiamo scambiato – scrive – opinioni sulle ragioni. Se non ci sarà una risposta decisa da parte degli alleati, sia Stati che istituzioni, alle provocazioni, la Russia continuerà a perpetrare tali violazioni’. La polizia intanto non ha né confermato né smentito che i droni siano russi, limitandosi a riferire di essere al lavoro.
La polizia: “Non li abbiamo visti, sono volati via”
All’1:30 di notte la polizia danese ha indetto una conferenza stampa per spiegare quanto è successo. Ma in realtà le informazioni rilasciate sono ben poche. Dei droni non si sa il numero e nemmeno le dimensioni. Le forze dell’ordine non sono nemmeno riusciti a vederli, sono volati via nel momento in cui lo scalo danese è stato chiuso. Difficile quindi attribuire questa situazione ai russi.
Alla domanda se sia stato tentato l’abbattimento Jakob Hansen, vice ispettore di polizia, non ha voluto rispondere. Anche sulla possibilità che i droni stessero per compiere un attacco la risposta è stata evasiva: “Non lo sappiamo, non c’era alcun segnale di questo tipo”. Secondo la polizia nessun passeggero è stato mai in pericolo. tgcom24.mediaset.it
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