“Licenziamento illegittimo”, Stefano Puzzer vince ricorso in Cassazione

Stefano Puzzer

La Cassazione accoglie il ricorso di Stefano Puzzer in merito al suo licenziamento dall’Agenzia lavoro portuale di Trieste il 16 aprile 2022

Il provvedimento era scattato dopo che l’allora leader delle proteste contro la certificazione verde si era autosospeso per alcuni mesi rifiutando di mostrare il Green pass per entrare al lavoro. Ora il caso passa alla Corte d’Appello di Venezia, che darà seguito alle istruzioni impartite dalla Cassazione. Direttive che definiscono in maniera puntuale come va interpretata la legge in base alla quale Puzzer è stato licenziato. Si annulla quindi la sentenza della Corte d’appello di Trieste, emessa nel febbraio del 2024.

Le motivazioni

Stefano Puzzer è assistito dagli avvocati Mirta Samengo e Alessandra Devetag. “La Corte di Cassazione – spiega l’avvocato Samengo – accoglie il primo motivo con assorbimento degli altri. La motivazione fondamentale riguarda il fatto che il signor Puzzer, aveva sempre rifiutato di esibire il Green Pass e, secondo la Corte d’appello di Trieste, non avrebbe potuto farlo perché lui ne aveva il possesso giuridico. Tuttavia il nostro assistito era guarito dal Covid e aveva il Green Pass anche senza sottoporsi a tampone e senza vaccinarsi, ma per la Corte d’appello avrebbe anche dovuto utilizzarlo”.

Diversamente si è espressa la Cassazione, secondo cui “la legge non distingue il possesso giuridico dal possesso di fatto – continua il legale -, non c’è scritto da nessuna parte ed è contrario allo spirito della norma, la quale prevedeva che chi non aveva il Green Pass non potesse entrare al lavoro, indipendentemente dalla ragione”.

In secondo luogo, dichiarano i legali, “la Corte sentenzia che l’esclusione delle conseguenze disciplinari per il mancato possesso del Green Pass è totale”, quindi “era prevista solo la sospensione dal lavoro e dalla retribuzione, non ulteriori conseguenze disciplinari”. La palla passa ora alla Corte d’appello di Venezia e, in caso di pronunciamento in favore di Puzzer, l’ex portuale potrebbe essere reintegrato.
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