Nel mese di luglio sono state in media 28 al giorno, per un totale di 856, le persone migranti in arrivo a Trieste censite da International Rescue Committee Italia e Diaconia Valdese, che ogni giorno nell’area della Stazione e di piazza Libertà offrono a chi arriva informazioni legali e prima assistenza. I numeri sono contenuti nel report mensile stilato dalle associazioni, che registra un aumento del 15% degli arrivi rispetto al mese di giugno, quando erano stati 756.
La maggior parte dei migranti – 8 su 10 – sono adulti, il 90 per cento dei quali uomini. Nella maggior parte dei casi si è trattato di uomini soli (il 63%), ma sono arrivati anche 100 minori stranieri non accompagnati e 41 nuclei familiari per un totale di 198 persone. Il principale paese di provenienza – arriva da lì un migrante su tre – è l’Afghanistan, ma la maggior parte dei nuclei familiari arriva da Turchia e Siria, e in particolare dalle regioni del Kurdistan.
Oltre metà delle persone incontrate intendono chiedere asilo a Trieste o in altre città in Italia: un dato che secondo le organizzazioni conferma il trend, in crescita nel 2025, di chi identifica il nostro paese come destinazione finale per accedere alla procedura di protezione internazionale
. “I numeri confermano un calo complessivo delle persone che incontriamo a Trieste, però un aumento della loro intenzione di fermarsi in Italia come destinazione finale: questo è dovuto alla situazione europea con le restrizioni nell’ambito delle procedure di accesso all’asilo”, conferma Alessandro Papes, International Rescue Committee Trieste.
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